Angiologia - Cardiologia - Ecografia - Dietologia - Psicoterapia - Fisioterapia
La visita medica dietologica è indicata in presenza di specifiche condizioni patologiche, quali obesità e sovrappeso, malnutrizione per difetto, ipertensione arteriosa, cardiopatia ischemica, diabete mellito, dislipidemie, malnutrizione in corso di malattia neoplastica, sarcopenia, epatopatie, gastropatie, intolleranze alimentari, insufficienza d’organo renale, cardiaca, intestinale etc.
Un intervento dietoterapico può essere inoltre richiesto per soddisfare le esigenze nutrizionali specifiche di condizioni quali la donna in gravidanza o in allattamento, il soggetto sportivo o l’individuo anziano, o per la volontà di approfondire la conoscenza della sana alimentazione, al fine di ottimizzare e preservare il proprio stato di salute.
La visita si compone di più fasi, utili al fine di valutare lo stato nutrizionale del paziente e concordare il tipo di intervento nutrizionale più indicato.
In principio il medico dietologo effettua una disamina della storia di salute familiare e personale del paziente; raccoglie i dati sulla storia del peso, sul comportamento e le abitudini alimentari, sull’attività fisica dello stesso.
In tale contesto vengono evidenziati tutti i possibili fattori di rischio per la salute correggibili attraverso una dietoterapia.
Può essere necessario approfondire la storia dietetica attraverso la compilazione a domicilio, per 3-7 giorni, di un diario alimentare.
Si procede con la rilevazione delle misure antropometriche e la stima della composizione corporea attraverso l’esame bioimpedenziometrico (strumento BIA 101 Anniversary AKERN).
Quest’ultimo rappresenta una metodica sofisticata, affidabile e sicura per l’indagine dello stato di idratazione del soggetto, della distribuzione dei liquidi corporei tra il compartimento intracellulare e quello extracellulare e per la stima quantitativa di massa muscolare e di massa grassa. Effettuare questo esame nell’ambito della prima visita e delle successive visite di controllo consente di monitorare gli effetti dell’intervento nutrizionale sulla composizione corporea.
Vengono infine richiesti degli esami ematochimici mirati, necessari per l’esclusione di eventuali comorbidità non note e per l’elaborazione del piano dietetico indicato al caso specifico.
Sulla base della valutazione clinica, possono essere consigliati approfondimenti strumentali o consulenze specialistiche specifiche.
Viene infine stabilito e concordato col paziente un programma di follow-up personalizzato.
Si procede con la rilevazione delle misure antropometriche e la stima della composizione corporea attraverso l’esame bioimpedenziometrico (strumento BIA 101 Anniversary AKERN).
Quest’ultimo rappresenta una metodica sofisticata, affidabile e sicura per l’indagine dello stato di idratazione del soggetto, della distribuzione dei liquidi corporei tra il compartimento intracellulare e quello extracellulare e per la stima quantitativa di massa muscolare e di massa grassa. Effettuare questo esame nell’ambito della prima visita e delle successive visite di controllo consente di monitorare gli effetti dell’intervento nutrizionale sulla composizione corporea.
Vengono infine richiesti degli esami ematochimici mirati, necessari per l’esclusione di eventuali comorbidità non note e per l’elaborazione del piano dietetico indicato al caso specifico.
Sulla base della valutazione clinica, possono essere consigliati approfondimenti strumentali o consulenze specialistiche specifiche.
Viene infine stabilito e concordato col paziente un programma di follow-up personalizzato.
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Attraverso l’ecocolordoppler cardiaco è possibile ridurre in maniera significativa il tasso di mortalità legata a malattie cardiovascolari. Si tratta di un’indagine rapida, indolore e non invasiva, che viene effettuata mediante una sonda a ultrasuoni, collegata a una consolle computerizzata che traduce le onde sonore in immagini.
La sonda consente di rilevare importanti informazioni per la diagnosi di cardiopatie congenite o per valutare l’esito di un intervento cardiochirurgico. L’esame ha una durata media compresa tra i dieci e i venti minuti.
Questa particolare ecografia del cuore viene eseguita in presenza di un sospetto di danno al miocardio, di anomalie nelle valvole cardiache, di endocardite o di un difetto congenito. E' emblematico come numerose patologie cardiache e vascolari, prima della diffusione di tale indagine specialistica, non venissero diagnosticate e pertanto non curate.
Tale tecnica moderna rappresenta dunque un validissimo supporto nella diagnosi precoce ed efficace delle principali patologie cardiovascolari mettendo in salvo numerose persone da conseguenze irreversibili causate da malattie non curate tempestivamente.